Magri da morire

presentazione di Flavia Falcone
La poesia di Ivana Brigliadori, che in questa silloge raccoglie il meglio della propria produzione poetica, non è una poesia facile, né bella. E’ invece una poesia difficile e dolente, dai suoni aspri, dal ritmo disarmonico, dai versi estremi, cortissimi o lunghissimi. Così come sono difficili ed estremi gli argomenti che l’autrice affronta; argomenti scomodi, che preferiamo rimuovere, liquidandoli con la stessa semplicità con cui cambiamo, con un clic del telecomando, il canale che non ci piace.
Ivana Brigliadori ci impedisce di continuare a ignorare il male intorno a noi e di assuefarci; lo fa con una poesia che colpisce allo stomaco, duramente, proprio come il calcio che in ‘Lardo’, scagliato con violenza fuori dal normale, costringe il protagonista a vomitare e a prendere perciò coscienza della sua condizione di bulimico. Lo stile inquietante, surreale costringe il lettore a soffermarsi più volte e con attenzione su quel che sta leggendo e di conseguenza lo costringe a riflettere.
L’anoressia, la bulimia, l’immigrazione clandestina, l’ipocrisia di certi matrimoni/paravento, la crudeltà degli ospizi, quella degli allevamenti intensivi, l’obnubilamento delle coscienze operato dalla TV e molto altro ancora è quello che troviamo in queste pagine.
Nonostante questa analisi spietata dei mali del nostro tempo, l’approccio dell’autrice non è affatto pessimistico. Reagire a tutto questo si può: voltando pagina, come in ‘Amore andato’, oppure con la tenerezza di quella mano materna, profumata di gerani, che, nella bellissima ‘Sera’, si immerge nei capelli dell’autrice, per alleviare la fatica.
Spero che molti vorranno leggere questo bel libro, per trarne la forza di guardare intorno a sé, senza paura. Per reagire all’ignavia che ci immobilizza.

________________________________
presentazione di Roberto Casalini
il libro ha per suo tema il dramma del vivere, il peso delle opere e dei giorni: ma per capire interamente il fascino del libro occorre anche sottolineare che Ivana Briglidori
illumina le sue pagine con la virtù di una particolare intelligenza, capace di trasfigurare la materia agra evocata dai versi nel divertimento della rappresentazione. Vedrà il lettore come nei quadri di vita, disegnati con sofferenza e malizia insieme, nelle scene di teatro costruite con divertita regia nelle
novellette che di ora in ora si aprono con una
particolare sapienza narrativa, l’autrice trasfiguri
la realtà evocata in un universo di originale
levità (lieve come la danza, nella quale trova
così ampia ragione di vita), un universo crudele
e ridente insieme, ora percorso dall’ironia
ora da una satira pungente, che nulla perdona
a un mondo immeschinito e volgare. Davvero
un libro raro, nel quale la stessa versificazione
e il gioco delle rime e l’impasto verbale concorrono
per loro conto a costruire la gran commedia
del mondo, e le sue tragedie

– 2° classificato premio letterario Irideartecultura Cava de Tirreni
– finalista Premio letterario “Onda d’arte” 2011
– 2° classificato concorso nazionale – diploma di merito premio nazionale “Albero Andronico”
– finalista Premio letterario Onda d’arte”
– finalista Premio letterario Gioacchino Belli
– finalista Premio letterario Penna d’autore