Obiettivo Yoga e danza, incontro fra umiltà e immaginazione, consapevolezza e creatività. Una proposta con un carattere di “leggerezza” che si addice ai bambini per sdrammatizzare la severità della materia dello yoga, ma che ha una fondatezza di significato e un intento evolutivo sul piano dinamico, psichico-emozionale e relazionale del bambino. Si tratta di cercare di dare gli strumenti ai bambini per eliminare tensioni e stress, per prevenirli, per convivere in un modo più sereno con il cambiamento dell’infanzia e dell’adolescenza, per aiutarlo ad affrontare le inevitabili paure e aggressività, per crearsi un’identità stabile attraverso le sue percezioni dei suoi vissuti, per recuperare il valore della sua interiorità, per aiutarlo a valutare il suo benessere personale, per strutturare e integrare la sua personalità, per controllare i suoi stati emotivi e recuperare il suo senso di autostima e di sicurezza. L’obiettivo, oggi, più che mai, è quello di rinunciare a tutti gli orpelli, al superfluo, all’inutile, al finto, all’inautentico per ritrovare se stessi: territorio di lavoro in cui il bambino ha un grande punto di riferimento in un momento storico in cui forse si sente smarrito. “La danza è corpo, mente, cuore, spirito, energia, tutti presenti nel momento zen, è consapevolezza del tempo, della forma, dello spazio e del movimento, la danza è meditazione”.(Carolyn Carlson) Dalla prefazione del libro: “Lo yoga nelle scuole primarie attraverso la danza” (dagli asini agli Asana) di Ivana Brigliadori ed. Europa 2013 Nel luglio 2007 grazie al protocollo d’intesa tra il Ministero della Pubblica istruzione e la Confederazione Nazionale Yoga, l’antica arte meditativa e ascetica basata sulla combinazione sequenziale di posizioni (Asana) e di riflessione spirituale legata all’ascolto del proprio respiro e ad una maggiore coscienza del proprio esistere nel “qui ed ora” come corpo e anima, entra ufficialmente nelle scuole determinando lo sviluppo di nuovi progetti pedagogici ed educativi in grado di aiutare bambini, ragazzi a ritrovare se stessi attraverso lo yoga. Una necessità tanto più impellente quanto più virtuale sta divenendo lo spazio in cui agiscono e vivono i nostri ragazzi (non solo loro ahimé…), una società protesa verso l’immagine che scorre, la sedimentazione incontrollata degli istanti che non ci accorgiamo di vivere[…] L’autrice enuclea in profondità il suo progetto di inserire lo yoga nelle scuole con esempi di esercizi e pratiche che riuniscono musica, movimento, parola, insegnamento, alla scoperta di un linguaggio alternativo che emerge anche dalle numerose citazioni letterarie che hanno per oggetto il bambino, il suo sviluppo, il rapporto con insegnanti e genitori, di cui l’autrice intesse il testo più propriamente discorsivo. L’autrice mette in luce i diversi nodi del binomio yoga-scuola analizzando casi concreti e progetti da realizzare in strutture educative, con alcuni semplici esercizi individuali e collettivi in grado di catturare l’attenzione dei ragazzi non verso oggetti esterni, ma soprattutto verso la loro interiorità vissuta in termini di espressione e libertà, lo yoga diviene “strumento”, “materia”,“esperienza” ludica e autentica. I parallelismi tra le sequenze di Asana e le figure di una coreografia divengono, a questo punto, necessari: una danza comporta il movimento, la coordinazione di tutto il gruppo per eseguire delle composizioni e delle immagini con il corpo e talvolta le parole. In questo senso si esplica anche la funzione degli Asana come strumenti direttamente collegati alla fisiologia indiana: attraverso l’assunzione di diverse posizioni del corpo (pensiamo ad esempio al Saluto al sole, il Surya Namaskara) su sottofondo musicale il bambino diviene in grado di purificare i canali energetici (Nadi), e di incanalare l’energia verso specifici punti del corpo ed ottenere così un notevole beneficio psicofisico. Gli Asana sono inoltre arricchiti con mudra (gesti simbolici delle mani), pranayama (tecniche respiratorie) e mantra (suoni) allo scopo di modificarne o potenziarne gli effetti. Un saggio utile ed esauriente per coloro che intendono avvicinare i propri bambini o allievi allo yoga e che vogliono scoprire le mille possibilità di una proposta culturale fortemente legata al corpo e alla mente del bambino.
Prefazione del libro “Lo yoga nelle scuole primarie attaverso la danza” “Una scuola che costringe i bambini a rimanere fermi, seduti, così tante ore di seguito. Una serie di lezioni da studiare che poco lasciano all’immaginazione. Tutto questo può davvero insegnare qualcosa di buono? In questo testo, Ivana Brigliadori propone una visione diversa dell’insegnamento, un metodo che aiuti i giovani a collegare e riequilibrare corpo, mente, emozioni, psiche, immaginazione, realtà, aiutandoli ad affrontare in maniera diversa, più sana e consapevole, le lezioni che dovranno imparare. Un saggio chiaro, semplice e ben documentato che spiega nel dettaglio gli effetti benefici dello yoga” Pamela Michelis